Il Garante della Privacy con provvedimento 9949494/2023 del 12 ottobre 2023 ha emesso un avvertimento in merito all'installazione di telecamere di sicurezza private che monitorano aree pubbliche. Questa decisione è stata presa a seguito di una segnalazione dei Carabinieri riguardo a una signora che aveva installato una telecamera all'esterno della sua proprietà, la quale sembrava essere in grado di riprendere l'area pubblica circostante, inclusi un parco giochi e una piazza. Dopo un sopralluogo, è emerso che il sistema di videosorveglianza includeva una telecamera orientabile con possibilità di movimento a 360° e la capacità di registrare audio. Inoltre, c'era una seconda telecamera non attiva posizionata in un'area pubblica. La proprietaria ha affermato di aver installato le telecamere per proteggersi da danni e minacce, ma ha successivamente sostituito la telecamera orientabile con un dispositivo fisso. Il Garante ha stabilito che è lecito installare telecamere di sicurezza per proteggere la proprietà privata, ma l'angolo di visuale deve essere limitato alle sole aree di pertinenza. In caso di estensione delle riprese a zone non di pertinenza, è necessario motivare tale decisione con prove documentate di situazioni di rischio effettivo. Nel caso specifico, poiché la proprietaria non aveva dimostrato un rischio effettivo, il Garante ha ritenuto che il trattamento dei dati personali non fosse conforme ai principi di liceità e di "minimizzazione" dei dati. Il Garante ha emesso un avvertimento senza imporre sanzioni pecuniarie, considerando il recesso spontaneo della proprietaria nel sostituire la telecamera orientabile con un'altra fissa. Inoltre, viene fornito un decalogo della videosorveglianza, che sottolinea l'importanza di rispettare la legittimità, la proporzionalità e la correttezza nel trattamento dei dati personali nelle attività di videosorveglianza.